Una passeggiata per Mammola

Arroccato esattamente a metà tra l’Aspromonte e la catena montuosa delle Serre, il fascinoso paese di Mammola deve moltissimo ai monaci basiliani che si rifugiarono qui per sfuggire alle persecuzioni di Costantinopoli.


Descrizione

Arroccato esattamente a metà tra l’Aspromonte e la catena montuosa delle Serre, il fascinoso paese di Mammola deve moltissimo ai monaci basiliani che si rifugiarono qui per sfuggire alle persecuzioni di Costantinopoli. Indifferente all’impietoso scorrere del tempo, il borgo ha mantenuto alla perfezione il suo impianto medievale che - come per le kasbah arabe, molto frequenti nelle zone che in passato erano loro territorio di conquista e dominio - si sviluppa con viuzze, vicoletti e budelli che fanno capo a diverse piazzette centrali dallo stile pittoresco, che vedono avvicendarsi ai loro margini casette di antica memoria ammassate le une sulle altre che si alternano a fastosi palazzi nobiliari di diverse epoche: le linee aspre e pretenziose di gusto medievale si mescolano così col più raffinato stile moresco e con gli arzigogoli del barocco calabrese, per un’esplosione di forme capace di deliziare ogni sguardo.

Le chiese degne d’attenzione sono moltissime e ognuna presenta almeno un elemento unico che arricchisce la grazia e il gusto delle mirabili forme architettoniche: dalla Chiesa Matrice con le sue tre imponenti navate alla Grangia di San Biagio, ammantata di un passato illustre e munita di uno splendido altare marmoreo, passando per la cinquecentesca Chiesa barocca dell’Annunziata e per le opere di scuola caravaggesca che adornano la Chiesa dedicata a San Filippo Neri, appare evidente che qui esiste un rapporto privilegiato col sacro che vede il suo culmine nel Santuario di San Nicodemo. L’eremo - fondato dall’eremita Nicodemo in persona - sorge a un’altezza di circa 700 metri sull’altipiano di Limina, in pieno Parco Nazionale dell’Aspromonte ed è meta di un pellegrinaggio annuale che, la prima domenica di settembre, parte dal paese di Mammola e vede una partecipazione di fedeli entusiastica e numerosa. Qui vive ancora un monaco anacoreta e il santuario, oltre a essere un vero e proprio faro per la spiritualità calabrese, offre moltissimo da vedere tra gli affreschi di Nik Spatari, i resti dell’antico monastero di Kellerana, la cappelletta affrescata in cui san Nicodemo lasciò questo mondo e la splendida veduta panoramica del monte Kellerana con le sue tre croci. Di qui passa il mitico sentiero dei greci, battuto dai colonizzatori ellenici per collegare il lato costiero ionico con quello tirrenico via terra ed evitare così il salato pedaggio cui erano sottoposte le navi che transitavano per lo stretto di Messina.

Il sentiero dei greci è un percorso molto apprezzato dagli amanti del trekking e regala forti emozioni, paesaggi mozzafiato e la possibilità di passeggiare per le affascinanti rovine di borghi fantasma, abbandonati dagli abitanti in seguito a catastrofi naturali o solo per motivi migratori. Più a valle, il Parco Museo di Santa Barbara, allestito dall’artista Nik Spatari, offre uno sguardo personale e indimenticabile sulla storia e la cultura di quest’area. Spatari ha infatti recuperato l’area archeologica in cui sorgeva l’antico Monastero di Santa Barbara, riconvertendola in uno straordinario museo d’arte contemporanea che convive col glorioso passato della città. Instancabile fucina di idee e suggestioni artistiche, il MuSaBa è meta di mostre, opere e artisti da tutto il mondo, che qui rimangono estasiati dalla poesia del territorio.

Contatti

Comune di Mammola
Telefono

0964 414025

PEC

protocollo.mammola@asmepec.it

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